Farina “Senatore Cappelli” Bio 1 kg
Farina di grano duro Bio, considerata particolarmente pregiata per l’elevato contenuto proteico, la digeribilità ed il sapore corposo. È una validissima alternativa per la preparazione di tutti i prodotti a base di grano duro come pane, pasta,pizza e dolci.
Il Prodotto
INGREDIENTI: Farina di grano duro Cappelli Bio
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE: Odore e sapore gradevoli e caratteristici
Il Produttore
Il Molino Iaquone nasce e produce a ridosso del Parco Nazionale d’Abruzzo nella verdissima e incontaminata Valle di Comino nella regione Lazio.
Già terra di lavoro del regno Borbonico ed al confine del regno dei Papi, due delle tradizioni dell’arte bianca (Napoletana e Romana) più importanti ed antiche, in cui Iaquone affonda le sue radici. Il fondatore Rocco Iaquone iniziò nel 1950 con la molitura a pietra, tuttora utilizzata per le nostre 5 farine MACINA D’ALTRI TEMPI, è seguita poi la naturale trasformazione in molino a cilindri. La Famiglia e la tradizione erano e rimangono i pilastri portanti del Molino Iaquone oggi come allora.
100 anni di grano Senatore Cappelli.
Sul grano duro Senatore Cappelli le leggende sono tante, ma la sua storia vera qual è? Quando si parla di varietà cerealicole il rischio di farsi prendere la mano e rivendicarne origini antiche per certificarne la qualità è dietro l’angolo. E invece non tutti sanno che la varietà di frumento duro in questione – che prende il nome dal senatore abruzzese Raffaele Cappelli – è nata solo 100 anni fa, frutto di un’opera di miglioramento genetico portata a compimento dal genetista Nazareno Strampelli, che andava incontro alla necessità di sfamare il popolo italiano garantendo un rapporto resa/apporto nutrizionale ottimale. Rilasciata nel 1915 a seguito degli studi che il genetista perfezionò nella Masseria Manfredini di Foggia (di proprietà del senatore abruzzese di cui sopra), la varietà entrò immediatamente in produzione, contribuendo alla crescita della cerealicoltura e dell’industria agroalimentare italiana – fino agli anni Sessanta il grano Senatore Cappelli è stato il frumento più coltivato sul territorio nazionale! – oltre che al miglioramento genetico del grano duro. Tanto che ancora oggi alimenta una filiera dedicata allo sviluppo di prodotti sostenibili di alta qualità, come ha ricordato Nicola Pecchioni (direttore del Centro di Ricerca per la Cerealicoltura) nel celebrarne il centenario, durante il convegno andato in scena nel 2015 a Foggia.
Origine e qualità
All’origine della selezione c’era un frumento duro di provenienza tunisina (Jean Rhetifah) – eppure oggi lo stesso grano è diventato emblema di tradizione e biodiversità made in Italy – che all’epoca permise di ottenere piante più alte con granella ricca di proteine. E oggi il Senatore Cappelli ha riconquistato un posto sotto ai riflettori, tanto da essere considerato il più celebre tra i grani italiani: il consumatore moderno ne apprezza particolarmente le caratteristiche organolettiche che ritrova nella pasta. Ma anche la ricerca beneficia del suo contributo: proprio a partire dalla varietà Cappelli si cerca di decifrare il genoma del frumento duro. E se da un lato si ricorre all’ibridazione per sperimentare nuove soluzioni, dall’altro è proprio il CREA a garantirne il mantenimento in purezza, certificando il seme di base per la produzione riconosciuta dalla legislazione sementiera. Quindi dove siamo sicuri di poterlo trovare? Principalmente al Sud – Puglia, Basilicata, Sicilia, Sardegna – ma anche in alcune regioni dell’Italia Centrale.
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